1) hanno conseguito ricavi o compensi ragguagliati ad anno non superiori a certi limiti, differenti a seconda del codice Ateco che contraddistingue l’attività esercitata.
2) hanno sostenuto spese per lavoro dipendente, per lavoro accessorio e per collaboratori non superiore a 5.000 Euro.
3) Il costo complessivo dei beni strumentali non deve superare i 20.000 Euro al lordo degli ammortamenti, alla data di chiusura dell’esercizio. Sono considerati nel calcolo: – I beni in locazione finanziaria per il costo sostenuto al cedente. – Per i beni in locazione, noleggio e comodato si rileva il valore normale degli stessi. – I beni utilizzati promiscuamente per uso professionale e personale sono considerati al 50%. – I beni di costo inferiore a 516,46 Euro non vengono considerati. – I beni immobili non sono considerati.
4) I redditi conseguiti nell’attività d’impresa o professione non più rilevanti rispetto all’attività di lavoro dipendente se quest’ultimo è cessato nell’anno in cui si inizia l’attività. Oppure il limite resta di 20.000 Euro da ripartire per lavoro dipendente e attività d’impresa entrambi sommati.
5) Non rilevano i ricavi o i compensi derivanti dall’adeguamento degli studi di settore.
6) Nel caso di esercizio contemporaneo con due diversi codici Ateco, si considera il limite più elevato dei ricavi o compensi nel limite all’accesso al regime.